AD ACQUASPARTA IL COMUNE NON RISPONDE E NON PUBBLICA I VERBALI DI CONSIGLIO: FERIE O QUALCOS’ALTRO?

Il gruppo Acquasparta e futuro ha richiesto chiarimenti all’Amministrazione Comunale lo scorso 6 agosto, come divulgato con post il cui link segue appresso. Anche a Terni il concerto organizzato dal Comune è stato fortemente criticato da varie Associazioni di categoria di diversi operatori economici (Confartigianato e CNA, FEDERALBERGHI e TERNI FILM FESTIVAL).

Dopo oltre mezzo mese nessuno si è fatto vivo. Nel frattempo sono stati pubblicati i verbali degli altri punti all’ordine del giorno ma non quello della variazione di bilancio, dove è successo di tutto e di più.

Dimenticanza? Ferie? Può darsi.

Nel frattempo la Giunta si è adoperata a riportare alcune variazioni sul contratto della ARTWORK, società che con appena qualche giorno di vita gestisce il concerto di de Gregori, il cui valore è 39.999 euro (ricordiamo che da 40.000 euro il Comune non avrebbe potuto fare l’affidamento diretto). Da Terni giungono notizie poco rassicuranti sull’altra agenzia, la ELITE AGENCY. Rimandiamo ai due articoli in fondo, l’ultimo dei quali riportato in chiaro.

I nostri dubbi non erano isolati: da più parti si critica l’operato di queste giunte, Terni e Acquasparta, a trazione ……… condivisa (diciamo così): parliamo di FEDERALBERGHI, CONFARTIGIANATO E CNA, TERNI FILM FESTIVAL.

Tutte denunciano il mancato criterio della proporzionalità, e la eccessiva polarizzazione verso l’evento isolato del concerto di Sangiovanni, particolarmente oneroso per l’Amministrazione ternana che, guarda caso, è gestito dalla Elite Agency. Tornando anche ad Acquasparta, questo modo di fare desertifica altre possibili iniziative facendo venire meno lo spirito ed il senso di appartenenza ad una Comunità.

Non si può sperare sempre in un volontariato particolarmente generoso, che porta avanti una serie di importanti e qualificate attività a costo zero per l’Amministrazione, mentre alcune pochissime iniziative, e i pochi che vi orbitano intorno, si rivestono d’oro.

La nostra Amministrazione potrà continuare a non rispondere ma quello che vorremmo scuotere sono le coscienze dei cittadini portando a conoscenza fatti e circostanze concrete. Poi ciascuno si potrà regolare di conseguenza.

Gruppo ACQUASPARTA E FUTURO

Umberto Alunni

Roberto Romani

Ricci Claudio

Elisa Ciribuco

“Concerto di Sangiovanni, i conti non tornano” | Portale Istituzionale del Comune di Terni

Terni, concerto Sangiovanni: ‘mal di pancia’ tra operatori economici e culturali // Umbria24.it

Terni, concerto Sangiovanni: ‘mal di pancia’ tra operatori economici e culturali

Oltre il 55% della tassa di soggiorno per singolo evento. Federalberghi, Confartigianato e Cna: «Strategia perdente, soldi al vento»

21 AGOSTO 2021

di Mar.Ros.

Finché a lamentarsi delle scelte operate dalla giunta del Comune di Terni è l’opposizione, la polemica sembra il frutto di quello che si è soliti chiamare ‘gioco delle parti’, ma il vespaio sollevato per il concerto del giovane Sangiovanni in programma il prossimo 29 agosto, ha di fatto investito tutta la città. Il dibattito sui social è vivace, tra chi difende Palazzo Spada, chi leva scudi sull’artista e chi ritiene che il rapporto spesa/benefici legato al singolo evento è decisamente a perdere. A pensarla così sono anche operatori economici e culturali della Conca. Non manca chi, ciononostante, resta in silenzio e chi invece aspetta di vederci più chiaro sull’iniziativa maturata in seno a due assessorati per poi esprimersi. Istess, Federalberghi e Confartigianato non lesinano critiche.

Terni film festival «È confortante sapere che il Comune di Terni non ha un centesimo da investire su Popoli e Religioni – Terni Film Festival (9 giornate di eventi internazionali e cineforum per studenti delle scuole, università e detenuti, il tutto ad ingresso gratuito), ma ha 45mila euro da spendere per il concerto di un allievo di Maria De Filippi, con un biglietto di ingresso di 35 euro». A esprimersi in questi termini è l’ormai ex direttore artistico del festival in questione (oggi numero uno dell’Istess), Arnaldo Casali, che non a caso recentemente ha spostato le iniziative promosse dall’istituto verso altri lidi. L’ultimo atto per il focus dedicato alla Sabina dal Terni Film Festival, è in corso: nel suggestivo scenario del bosco sacro di Vacone c’è la prima edizione di Vacunalia, evento promosso dalla Regione Lazio, dal Comune di Vacone e da Giulio Raffaele di Silent Art Explorer in collaborazione con l’Istess e la direzione artistica di Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti. Non è escluso che sia il segnale di un progressivo abbandono del Ternano. E lo staff del Terni film festival non è il solo a esprimersi.

Confartigianato e Cna Ad ogni modo, anche se quanto espresso senza remore né peli sula lingua da Casali, è un sentire piuttosto comune nel tessuto culturale della città, c’è chi si riserva di esprimere le proprie rimostranze nei Palazzi quando lo riterrà più opportuno. Intanto, stando ai dati emersi nel corso dell’ultima riunione della consulta permanente del turismo, dall’imposta di soggiorno del 2020, il Comune di Terni aveva in cassa circa 80 mila euro e di quella che è una tassa di scopo, ovvero le cifre introitate andrebbero investite nel settore turistico, la giunta Latini ha deciso di spendere oltre il 55% per l’esibizione di una star tra teenegers che ha fatto registrare il sold out in poco più di un’ora «pescando nelle tasche delle famiglie, senza ricaduta alcuna sul territorio». A parlare è Mauro Franceschini, presidente di Confartigianato Terni che, stigmatizzando il fatto che i fondi derivanti dall’imposta di soggiorno andrebbero spesi per incrementare i flussi turistici, evidenzia come «un singolo evento non agevola tale processo. Si tratta di soldi gettati al vento – prosegue -. Avrebbe avuto più senso inserire il concerto nel cartellone della notte bianca; avrebbe significato l’opportunità di partecipare anche per giovani provenienti dai territori limitrofi». Inutile dire che questi poi si sarebbero spostati con gli adulti attivando davvero un significativo numero di ingressi in città, con potenziali ricadute economiche. Allo stesso modo si esprimono i vertici Cna attraverso la responsabile territoriale Laura Dimiziani: «Si era parlato della possibilità di un evento così nel corso di una riunione a inizio mese, ma non era chiaro da dove arrivassero le risorse. Il fatto che siano state impiegate quelle della tassa di soggiorno non è una strategia in linea con le proposte Cna. In una lettera – racconta Dimiziani a Umbria24 – avevamo a suo tempo sottoposto all’ex assessore Giuli un piano operativo che comprendeva una campagna di marketing che nulla aveva a che vedere con eventi spot come questo».

Federalberghi Dello stesso avviso anche il numero uno regionale di Federalberghi Simone Fittuccia: «La programmazione di quella che è la promozione turistica va ponderata – osserva -, spendere tanti soldi per un solo evento non è strategia che la categoria vede di buon occhio. Ogni investimento dovrebbe essere teso a valorizzare le singole peculiarità dei territori in un’ottica di lunga durata. Finanziare con risorse considerevoli una sola serata, peraltro con un numero limitato di accessi consentiti non ci vede d’accordo. Siamo piuttosto favorevoli ad un programma coordinato con tutto il territorio umbro che includa un sistema condiviso di comunicazione del territorio e sia finalizzato ad incrementare affluenza e permanenza dei turisti». Chiaro è, di base, che nessuno dei soggetti interpellati è contrario all’organizzazione di eventi, né ha nulla contro il cantautore emergente dal notevole cachet; ma la stima del rapporto spesa/benefici non convince. Del resto però si tratta di scelte politiche in capo all’amministrazione, come quella recentemente adottata di spacchettare le deleghe Turismo, Cultura, Eventi fra tre diversi membri di giunta. Scelte lontane dalla mentalità dell’ex assessore Andrea Giuli che, prima di essere defenestrato dal sindaco Latini, non aveva ancora toccato quel gruzzoletto da 80 mila euro della tassa di soggiorno. Forse la sua ‘rivoluzione gentile’, una volta portata a compimento, avrebbe suscitato meno mal di pancia; ma ormai è troppo tardi.